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Degni di nota.

Veglie ha ancora oggi una forte traccia dell’insediamento romano, a partire dalle vie del centro storico caratterizzate dal classico reticolo con cardini e decumani.
Partendo dalla Porta Noa (Porta Nuova o di Tramontana), edificata originariamente da Tristano di Chiaromonte nel 1430, e percorrendo i folkloristici vicoli del centro storico si sbuca in Piazza Umberto I dove si può ammirare Palazzo Cacciatore di fine del sec. XVI e di architettura Catalana, l’ex Municipio con l’annessa Torre dell’Orologio di architettura fascista, il Palazzo Verrienti (fine ‘800) e la pregevole la fontana monumentale del 1932. Scendendo a piedi in via Vescovo Verrienti si potrà accedere in largo San Vito dov’è presente l’antico Frantoio Ipogeo scavato nel banco roccioso calcaretinico a fine XVI secolo e attivo fino ai primi del XX secolo. Risalendo per via Dante si può trovare la Colonna dell’Osanna, edificata agli inizi del XVII secolo.

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